giovedì 5 maggio 2016

Snapchat, avete capito come funziona?

Riprendo alcuni pensieri di M. Bianconi per raccontare la mia esperienza con l'app Snapchat. 
È un misto tra un social network, una chat, un "telegram" pubblico. In pratica l’utente può condividere con chi lo segue foto e video – incluso l’editing con scritte, disegni e altre diavolerie – da 1 a 10 secondi. Tutto ciò è a scadenza, ogni snap può infatti essere visto quasi in diretta e poi si autodistrugge entro 24 ore
C'è chi dice che non c’è da stupirsi dell’incredibile successo di questa applicazione, io sono sorpreso di quanti usano il loro tempo guardando altri che hanno usato il loro tempo pubblicando contenuti a scadenza, spensierati... La dinamica è tutto live, esserci in quel momento. Proprio quando la storia viene scritta, partecipare, vivere online lo stesso momento ingenuo e leggero di chi condivide. 
Ad ogni modo si può inviare uno snap al mondo oppure iniziare a messaggiare attraverso foto e video con una particolare persona.
Possiamo dire che il target di Snapchat è quello dei Millennials, ossia indicativamente le persone nate tra gli anni ’80 e i 2000. Anche se ComScore ha fatto i conti più precisi: il 46,8% degli utenti di Snapchat ha tra i 18 (ma anche 13) e i 24 anni. Solo il 29.2% è rappresentato successivamente dalla fascia d’età 25-34. 
È un servizio giovane, per i più giovani, insomma. E lo ammetto: mi son fatto aiutare da un'amica digital pr manager per impostare la foto profilo e fare il mio primo SNAP. 
Ergo non sono tra i millennials di Snapchat. Follow me: @repule

E voi avete già inizato a fare Snap oppure vi fermate alla chat?

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