martedì 24 maggio 2011

Come diventare "Latin Lover Brands"

via youmark

Le aziende del mondo si mostrano ancora caute nell'approccio ai social media come leva per rafforzare il proprio brand e quindi il rapporto con i consumatori. E' quanto è emerso dalla nuova indagine internazionale e italiana 'The Language of Love in Social Media', condotta da Firefly Millward Brown e presentata ieri a Milano.

Con questa indagine qualitativa Firefly Millward Brown si è proposta di analizzare il tema dell'impatto che i social media hanno sulla percezione e co-costruzione del brand. L'obiettivo è stato quello di evidenziare da una parte com è vissuta dai consumatori la presenza dei marchi nei social media e dall'altra in quale modo il brand può cogliere le potenzialità del web 2.0 per attivare nuove positive relazioni con consumatori.

Stando all'analisi, i brand globali non hanno chiaro come essere presenti in questo nuovo scenario per ottenere un coinvolgimento del consumatore e incidere sulle sue motivazioni all'acquisto. Inoltre, il carattere democratico dei social media rende questo ambiente potenzialmente minaccioso per le marche.

Il titolo dell'indagine, The Language of Love in Social Media, vuole indicare che le interazioni tra brand e consumatori, innescate e vissute all'interno dei social media, vanno immaginate come una relazione analoga al corteggiamento ed allo stabilirsi di un legame affettivo solido.

Anche in Italia il rapporto che si determina tra brand e consumatore può essere descritto nelle quattro fasi del corteggiamento: romance, che si focalizza sulla scoperta della marca e sulla nascita di un'attrazione verso di essa; familiarization, che consiste nell'avvio della relazione con la marca; power struggle, che consolida ulteriormente la fiducia nel marchio; stability, durante la quale si arriva a percepire il brand come un amico.

Se le aziende italiane condividono con il resto del mondo l'aspetto di prudenza nei confronti di questi nuovi strumenti web, il loro orientamento appare però più positivo ed ottimista. La percezione delle opportunità, come ad esempio la possibilità di personalizzare la comunicazione con il proprio target di riferimento, prevale infatti sia sullo scetticismo indotto dall'ansia di non padroneggiare la situazione che sui tatticismi ispirati da opportunismo.

Fondamentale importanza in questa fase è stata attribuita all'individuazione da parte delle aziende di regole condivise per agire in questo ambito in modo sicuro. Per le aziende italiane coinvolte nell'indagine, i quattro capisaldi su cui fondare la presenza del proprio brand all'interno dei social media sono trasparenza, rispetto, disponibilità e autorevolezza.

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