Ma se... chi conversa nella Blogosfera o chi ha un blog aperto o più semplicemente, un blogger, diventa popolare, autorevole, credibile, seguito, feedato e linkato da moltissimi alri blog e, un’azienda vuole avere flusso al proprio sito o al proprio corporate blog sfruttando il noto blogger, che cosa fa??
- non fa altro che pagare (profumatamente) l’autorevolissimo e stimato blogger affinché pubblichi un post nel proprio blog, o nel suo corporate (naturalmente dandogli le direttive dell'argomento);
- organizza un convegno/workshop/seminario/evento e lo invita pubblicamente o ancora meglio gli fa presiedere l’evento! (che forse è meglio).
Sembra così facile ma da quello che ho potuto notare in questi pochi mesi che aggrego, leggo e rileggo, è proprio così
Ma a questo punto la democrazia 2.0 che fine fa?
Dovrò tornare mica a seguire i media mainstream?! (...per carità)
8 commenti:
Questo che tu hai scritto va anche sotto il nome di effetto virus.
Perchè è un modo per farlo sapere ad una miriade di persone in pochissmo tempo e soprattutto ad un basso costo
Sicuramente qualcosa di virale c'è, ma esistono tanti fattori che possono generare flusso e questo probabilmente è il meno democratico di tutti!
Grazie della visita, caro Pasquale.
Giuste le tue osservazioni... Ma penso che un'azienda seria, in ogni caso, deve decidere una strategia "Web 2.0" complessiva, sensata ed approfondita. Solo nell'ambito di questa presa di coscienza può avviare iniziative di questo tipo, saltuarie o meno.
Pienamente d'accordo. Probabilmente dopo lo sviluppo della strategia 2.0, attuerà questo tipo di iniziative in maniera frequente, regolare. Anche perchè non avrebbe senso pagare un blogger (professionista) per interventi sporadici.
Grazie della visita!
Interessante Paolo!
La credibilità e l'autorevolezza di un blogger si misurano anche in funzione di quanto facilmente si... "concedano"!
I lettori si accorgono di tutto: quanto più un blogger si vende, tanto più svende la propria autorevolezza.
Proprio così! "Concedere".. fa pensare!
Se non erro è una delle tante regole tacite della blogosfera. L'autorevolezza è una cosa strana, soggettiva innanzitutto e poi implica un certo periodo, anche medio/lungo affinchè un blogger possa considerarsi autorevole !
Il problema sorge qualora lo scrittore autorevole diventi talmente bravo a parafrasare che difficilmente i lettori percepiscono. E lì sono guai!
Pensa che in America ci sono già moltissimi servizi di "pay-per-post", ovvero le aziende si fanno fare recensioni in cambio di un prezzo congruo in base a: autorevolezza in termini di trust nel Web del blogger, ecc.
Questo però credo sia la stretegia peggiore.
Credo che il marketing virale e strategie di link baiting possano essere molto più ben viste dall'utenza rispetto ad una semplice recensione 'lecchina' on demand.
Ciao Andrea. Questa proprio non la sapevo! non credo sia la strategia peggiore. Anzi sarebbe l'ideale in Italia, tanto per cominciare! Comunque il blogger dovrebbe scrivere con molta prudenza e oculatezza e ponderare ogni parola sull'azienda, e nello stesso tempo dovrebbe essere quanto più obiettivo possibile. Il problema, secondo me, è che noi rispetto agli italiani saremo molto più obbedienti e sottomessi al "pay-per-post". Chi vivrà, vedrà!
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